Individuare la posizione di un oggetto sulla superficie terrestre

Si tratta del GPS (Global Positioning System), un sistema talmente diffuso che ormai non soltanto le navi e gli aerei ma anche le automobili e perfino le biciclette possono essere dotate di un ricevitore.
Il principio su cui si basa è il seguente: un certo numero di satelliti in orbita intorno alla Terra (al momento una trentina) emette in continuazione un segnale radio contenente una serie di informazioni, in particolare la propria posizione nello spazio e l’istante preciso in cui il messaggio è stato trasmesso.
Il ricevitore a terra, che ha a sua volta un orologio (clock) molto preciso a bordo, calcola la propria distanza dal satellite in base al tempo t che il segnale ha impiegato per percorrere il tragitto. Visto che il segnale viaggia alla velocità della luce c, la distanza è d = ct. Questa distanza definisce una sfera di raggio d e centro nel satellite. Se il ricevitore è in grado di vedere 4 satelliti, l’intersezione delle 4 sfere relative ai satelliti definisce la posizione del ricevitore stesso (ricordiamo che l’intersezione di 2 sfere è una circonferenza, di 3 sfere sono 2 punti, di 4 sfere un punto). Se più di 4 satelliti sono visibili, il calcolo può essere reso ancora più accurato.
Il margine di errore ottenibile con il GPS è dell’ordine della decina di metri (10-20 metri). Se si ha bisogno di accuratezze maggiori (1-2 m), bisogna prendere in considerazione anche una stazione fissa a terra.
Un ricevitore GPS che sia in grado di funzionare al di sopra di 18 km di altitudine e 515 m/s di velocità viene classificato dal governo degli Stati Uniti come arma, perché può essere impiegato come sistema di guida di missili a lungo raggio.
Un ricevitore GPS è in grado di calcolare la propria distanza da almeno tre satelliti in orbita; dall’intersezione delle tre circonferenze centrate sul ricevitore, e di raggio pari alla distanza dai satelliti, si ricava la sua posizione sulla superficie terrestre.

nei tempi moderni si utilizza il GPS, un sistema che usa 4 satelliti: il primo serve per la latitudine, il secondo per la longitudine, il terzo per l'altezza e il quarto per il tempo.
per la navigazione aerea è possibile utilizzare anche un altro sistema: la multilaterazione o "MLAT": essa consiste in 3 centri radar (ovviamente devono essere sincronizzati sullo stesso orario), il primo calcola il tempo che ci mette a tornare il segnale, successivamente la distanza e si disegna su una cartina la circonferenza, che ha per raggio la distanza e per centro il radar; così per gli altri 2 radar e si formerà un punto dove le 3 circonferenze si uniscono e quello è il punto in cui si trovava il velivolo al momento della rilevazione.

Una moderna tecnologia per l’individuazione della posizione sulla superficie terrestre è il sistema di posizionamento globale (in inglese: Global Positioning System, in acronimo: GPS). È un sistema di posizionamento e navigazione satellitare che, attraverso una rete dedicata di satelliti artificiali in orbita, fornisce informazioni sulle coordinate geografiche (longitudine e latitudine) di un punto (che sia una via che non trovi, una località o uno stato) e sul suo orario in ogni condizione meteorologica, ovunque sulla Terra o nelle sue immediate vicinanze dove vi sia un contatto privo di ostacoli con almeno quattro satelliti del sistema. La localizzazione avviene tramite la trasmissione di un segnale radio da parte di ciascun satellite e l'elaborazione dei segnali ricevuti da parte del ricevitore. Il sistema GPS è gestito dal governo degli Stati Uniti d'America però è accessibile a tutti.

Grazie all'evoluzione tecnologica è possibile utilizzare un sistema di geolocalizzazione collegato ai nostri smartphone. Il più famoso e utilizzato è il GPS(Global Positioning Sistem) che ci permette di sapere dove si trova la nostra destinazione e quanto tempo ci vuole a raggiungerla. Però questa è solo una delle tante applicazione che sono state create e che ci aiutano quotidianamente. Un esempio sono le app per la geolocalizzazione dei nostri telefoni cellulari(nel caso lo perdessimo o volessimo trovare una certa persona),inserendo solo una semplice password,infatti, possiamo conoscere la posizione degli smartphone che vogliamo trovare.

Per raccogliere informazioni circa la superficie terrestre si utilizzano fotocamere molto potenti, in grado di ottenere immagini che risultino ad alta definizione sia che vengano ingrandite, sia che vengano rimpicciolite, poste su dei satelliti, in modo da comprendere una superficie più ampia possibile. Uno stesso punto, tuttavia, viene individuato da più satelliti: la Terra è rotonda e l'utilizzo di un solo satellite rischia di ignorare questo dato fondamentale.

nei tempi moderni si utilizza il GPS, un sistema che usa 4 satelliti: il primo serve per la latitudine, il secondo per la longitudine, il terzo per l'altezza e il quarto per il tempo.
per la navigazione aerea è possibile utilizzare anche un altro sistema: la multilaterazione o "MLAT": essa consiste in 3 centri radar (ovviamente devono essere sincronizzati sullo stesso orario), il primo calcola il tempo che ci mette a tornare il segnale, successivamente la distanza e si disegna su una cartina la circonferenza, che ha per raggio la distanza e per centro il radar; così per gli altri 2 radar e si formerà un punto dove le 3 circonferenze si uniscono e quello è il punto in cui si trovava il velivolo al momento della rilevazione.

Con la scoperta di nuove tecnologie,sono stati introdotti nuovi strumenti,comegeolocalizzazione
Ma che cos'è?
La geolocalizzazione è il processo tramite il quale possiamo individuare un punto specifico della superficie terrestre,individuato,appunto,da metodi di localizzazione (grazi all individuazione della latitudine è della longitudine)di un sistema elettronico.
Al giorno d'oggi,per esempio,è ormai una routine quotidiana l'uso del GPS
La localizzazione avviene tramite un metodo di posizionamento sferico,che parte dalla misura del tempo impiegato da un segnale radio a percorreRe la distanza satellite-ricevitore.
L'uso di questi nuovi strumenti e tecnologie rendono la nostra vita più semplice e a volte,fin troppo controllata.
Sarebbe auspicabile un utilizzo adeguato e per effettivo bisogno.

Nei secoli precedenti per orientarsi, le persone avevano a disposizione solamente le cartine geografiche, ma con la scoperta di nuove tecnologie oggi possiamo disporre di nuovi oggetti più veloci e precisi. Un esempio di questi può essere un oggetto che usiamo quotidianamente: il GPS.
Questo strumento permette di rilevare, attraverso delle immagini, la posizione di qualsiasi oggetto dotato di un ricevitore, in qualsiasi punto della terra e in qualsiasi momento, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.
I satelliti, fotocamere che orbitano attorno alla terra, possono, anch’essi, rilevare un ogggetto in qualsiasi punto della terra, questi permettono pure il funzionamento del GPS.

Si tratta del GPS (Global Positioning System), un sistema talmente diffuso che ormai non soltanto le navi e gli aerei ma anche le automobili e perfino le biciclette possono essere dotate di un ricevitore.
Il principio su cui si basa è il seguente: un certo numero di satelliti in orbita intorno alla Terra (al momento una trentina) emette in continuazione un segnale radio contenente una serie di informazioni, in particolare la propria posizione nello spazio e l’istante preciso in cui il messaggio è stato trasmesso.
Il ricevitore a terra, che ha a sua volta un orologio (clock) molto preciso a bordo, calcola la propria distanza dal satellite in base al tempo t che il segnale ha impiegato per percorrere il tragitto. Visto che il segnale viaggia alla velocità della luce c, la distanza è d = ct. Questa distanza definisce una sfera di raggio d e centro nel satellite. Se il ricevitore è in grado di vedere 4 satelliti, l’intersezione delle 4 sfere relative ai satelliti definisce la posizione del ricevitore stesso (ricordiamo che l’intersezione di 2 sfere è una circonferenza, di 3 sfere sono 2 punti, di 4 sfere un punto). Se più di 4 satelliti sono visibili, il calcolo può essere reso ancora più accurato.
Il margine di errore ottenibile con il GPS è dell’ordine della decina di metri (10-20 metri). Se si ha bisogno di accuratezze maggiori (1-2 m), bisogna prendere in considerazione anche una stazione fissa a terra.
Un ricevitore GPS che sia in grado di funzionare al di sopra di 18 km di altitudine e 515 m/s di velocità viene classificato dal governo degli Stati Uniti come arma, perché può essere impiegato come sistema di guida di missili a lungo raggio.
Un ricevitore GPS è in grado di calcolare la propria distanza da almeno tre satelliti in orbita; dall’intersezione delle tre circonferenze centrate sul ricevitore, e di raggio pari alla distanza dai satelliti, si ricava la sua posizione sulla superficie terrestre.